Ecco perché la corte d’assise di Bergamo ha condannato Massimo Bossetti all’ergastolo ritenendolo colpevole dell’omicidio della piccola ginnasta Yara Ganbirasio, uccisa il 26 novembre 2010 con più colpi sferrati con un’arma sconosciuta, e abbandonata in un campo di Chignolo d’Isola. In sostanza, a provare la sua colpevolezza è “il rinvenimento del profilo genetico di Bossetti” sul corpo della vittima, “un dato privo di qualsiasi ambiguità e insuscettibile di lettura alternativa”. Tutto il resto ruota attorno a questo nucleo di certezza: dall’assenza dell’alibi (“quella sera rientrò a casa più tardi del solito e neppure nell’immediato, non solo a 4 anni di distanza, disse alla moglie cosa aveva fatto”) al movente (“”un contesto di avances sessuali verosimilmente respinte dalla ragazza”). Per il legale Michele Salvagni, che presenterà ricorso, queste motivazioni sono frutto di “un appiattimento acritico dei giudici sulle tesi dell’accusa” e la corte “con un proprio film assolutamente disancorato da ogni risultanza processuale ha descritto un movente di tipo sessuale”. (m.d’a.)
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Le motivazioni della sentenza con cui Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni
Ecco le attese motivazioni con cui i giudici della prima sezione della Corte d’Appello di Milano spiegano la condanna a 16 anni di carcere per Alberto Stasi, dopo la doppia assoluzione e la sentenza di annullamento da parte della Cassazione che aveva disposto un processo di secondo grado bis. (m.d’a.)
Le motivazioni della sentenza Sea.
Per il gup “accusa senza fondamento”.
Eccole qua le motivazioni con cui il gup Anna Maria Zamagni ha assolto venerdì dall’accusa di turbativa d’asta l’ex ad di F2i Vito Gamberale, un altro rappresentante del fondo, Mauro Maia, e il rappresentante della società indiana Srei Behari Vinod Sahai (sea-il-fantasma-di-bruti-in-aula-tutti-assolti-robledo-non-ho-potuto-indagare-a-fondo).
La vicenda è quella, tormentatissima, della vendita di quasi il 30% delle azioni Sea da parte del Comune di Milano a F2i nonché uno dei ‘casus belli’ tra il procuratore Edmondo Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo. ( atti-sea-per-6-mesi-la-procura-di-milano-non-ha-fatto-indagini). Nel ‘bocciare’ la tesi di Robledo, il giudice definisce “senza fondamento” la sua ipotesi accusatoria. (m.d’a.)
Morte Ferrulli, le motivazioni della sentenza che ha assolto i 4 poliziotti
Sono motivazioni durissime nei confronti dell’accusa, tacciata di avere seguito la “vox populi” di un uomo morto per essere stato “ammazzato di botte” dai poliziotti, quelle con cui i giudici della Prima Corte d’Assise di Milano motivano l’assoluzione dei 4 agenti imputati per la morte di Michele Ferrulli (le potete leggere cliccando il file sopra). “Non ci fu alcuna violenza gratuita” da parte dei poliziotti – scrive il giudice Guido Piffer -gli agenti mantennero una condotta di ‘contenimento’ che era giustificata dalla legittimità dell’arresto”. Una condotta, secondo la Corte, “giustificata dalla necessità di vincere la resistenza di Ferrulli a farsi ammanettare” e che “si mantenne entro i limiti imposti da tale necessità, rispettando altresì il principio di proporzione”. Una lettura completamente diversa rispetto a quella del pm Gaetano Ruta che aveva chiesto 7 anni di carcere per i quattro in divisa per omicidio preterintenzionale. (m.d’a.)