giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Medaglia d’oro a Isolabella, maestro del punto del processo

Venerdì 14 dicembre l’Ordine consegnerà la medaglia d’oro per i 60 anni di professione all’Avvocato Lodovico Isolabella.

Isolabella è stato il mio primo ed unico Maestro, come peraltro di mezzo Tribunale di Milano, quello che mi ha insegnato tutto quello che sono riuscito ad imparare, perché quando arrivai, fresco di militare nel suo studio di via Fontana, che è ancora quello attuale, non sapevo distinguere un codice da un melone. Da lui ho imparato che per ottenere qualsiasi risultato occorre dedicare tempo ed energia e che nulla arriva per grazia divina, neppure se hai la fortuna, come certamente era il suo caso, di essere più intuitivo o più veloce di altri. “Trova il punto del processo” era la sua regola, perché diceva che all’interno di ogni causa, anche quella più complessa, si annida sempre il punto decisivo, quello intorno cui ruota il tutto, e che andava trovato studiando pazientemente ogni pagina e incartamento. Solo una volta trovato quel punto un avvocato era pronto ad affrontare il processo.

Ho avuto una grande fortuna ad iniziare così, per me sono stati dieci anni indimenticabili, anche perché in seguito non avrei più incontrato un avvocato capace di argomentare con una tale granitica concretezza, scevra da qualsivoglia forma di retorica autocompiaciuta, e con un “senso giuridico” così innato che gli faceva comprendere subito il vero significato di una norma anche senza leggerla interamente.

Ma fu anche il fortunato incontro con una persona dotata di straordinaria ironia e di un senso dell’umorismo, nel senso più autentico del termine, che fa venire in mente quel celebre motto degli anarchici che sbeffeggiavano il potere con la frase “una risata vi seppellirà”. E chiunque lo ha conosciuto di persona non potrà non convenire sul fatto che nessun altro come lui è sempre stato così poco “sensibile” alle forme vacue e ai finti orpelli di chi si atteggia. Grande collezionista di tutto quanto riguarda l’epoca della Grande guerra, Isolabella qualche anno fa ha pubblicato Par un tourbillon Maudit con tre inediti di Giuseppe Ungaretti. Edizione preziosa per rilegatura e illustrazioni rare, in tiratura limitata (80 esemplari), si trattò di qualcosa di molto diverso dai soliti saggi, tanto che mi fece venire la voglia di recuperare tutti i lavori di questo straordinario poeta che avevo dimenticato.

Ogni tanto ci sentiamo ancora e tutte le volte, dopo che ho terminato di parlare con lui, non posso evitare di pensare che invece di fare tanti inutili corsi di formazione, ogni giovane avvocato dovrebbe incontrare almeno per un giorno Lodovico Isolabella. E’ vero che il suo genio non si può imparare, ma il suo metodo e il giusto approccio ad una professione come la nostra si può tentare di riprodurli.

avvocato Davide Steccanella