giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Ruby non parla ai pm
Ma leggetevi le domande…

E all’improvviso, Ruby non parla più. Vi ricordate la scenetta di Karima El Marough sullo scalone del palazzo di giustizia mentre mostra il suo passaporto alle telecamere? E l’intervista al programma di Santoro? Naturalmente, i processi sono un’altra cosa. Qualunque affermazione uno faccia in aula ha un peso molto diverso da quello che avrebbe di fronte a una telecamera. E Ruby, anche in aula di cose ne ha dette, con la sua deposizione fiume davanti ai giudici che processavano Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.

Ora però, nell’indagine ‘ter’, davanti ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, preferisce non rispondere alle domande degli inquirenti. I quali ci provano comunque a raccogliere le sue dichiarazioni e non si accontentano di un semplice “mi avvalgo della facoltà di non rispondere”: ne raccolgono infatti ben nove. Loro domandano, mettono la giovane marocchina davanti a una serie di elementi accusatori e lei quasi meccanicamente risponde: “Mi avvalgo”.

L’interesse di questo verbale sta allora nelle domande, e non nelle risposte. Vale la pena dargli un’occhiata. Qui sotto.

 

prosegue

 

 

Ruby ter, i pm da Fabrizio Corona
Video bunga bunga? Non ne ho visti

Il sospetto l’aveva insinuato già a fine 2010 durante la pausa di un suo processo. “Ci sono le fotografie delle feste ad Arcore. Se io avessi continuato a lavorare…”.

Fabrizio Corona di fotografie e video se ne intende. Di solito li raccoglieva e li proponeva ai paparazzati in cambio di denaro. “Un favore se le foto erano brutte”, a suo modo di vedere le cose. Di foto del bunga bunga ad Arcore, però, se ne sono viste veramente poco. A parte un paio di scatti di una stanza vuota con il letto sfatto, niente. Al più immagini ammiccanti delle Olgettine, scattate con il telefonino e piuttosto fuori contesto.

Eppure Corona era convinto che quelle fotografie compromettenti esistessero e che semmai fossero state fatte sparire per convenienza. Che le ragazze le avessero imboscate eventualmente per poterle usare come strumento di ricatto nei confronti di un soggetto che in effetti, fino a tempi recenti, è sempre stato ben disposto a retribuire le sue amiche. In cambio del silenzio? È quello che sospettano gli inquirenti dell’inchiesta Ruby ter. I quali, per dovere di completezza investigativa, si sono presi la briga di andare a sentire Fabrizio Corona in carcere a Opera, come testimone. L’ex re dei paparazzi avrebbe solamente confermato che le voci sulla presunta esistenza dei video erano insistenti, nell’ambiente dei vip da copertina di rivista patinata. Ma che lui non ne aveva mai visti. E che, per quanto a lui noto, poteva anche trattarsi di rumors infondati. Forse il segnale migliore Corona l’ha dato sulla propria consapevolezza di quel che gli sta succedendo. In carcere ha messo da parte gli abiti del bullo, ogni giorno legge da cima a fondo i quattro quotidiani che ha a disposizione, e molti libri. Un Corona ‘rieducato’? Sembrano lontani i tempi in cui scorrazzava in Bentley e dettava tempi e modi – non sempre leciti – degli scoop fotografici. Ma le dinamiche di quel mondo le conosce ancora benissimo.

Ruby ter, il decreto dei pm
Se necessario buttate giù le porte

Buttate giù le porte – se necessario – ma con delicatezza. A pagina 3 del decreto di perquisizione, i pm Luca Gaglio, Tiziana Siciliano e Pietro Forno autorizzano il personale di polizia giudiziaria a rimuovere “eventuali ostacoli fissi che eventualmente si frapponessero al regolare svolgimento delle operazioni di perquisizione locale di cui al presente decreto (il tutto con facoltà di servirsi dell’ausilio di personale idoneo e con modalità tali da recare il minor danno possibile alla proprietà)”. Una formula di rito, forse, ma quanto mai cogente, in questo caso.

Sembra infatti che per entrare nella lussuosa abitazione in cui vive la soubrette Barbara Guerra, una villa da un milione di euro progettata dall’archistar Mario Botta e intestata formalmente a società riconducibili a Silvio Berlusconi, sia stata necessaria la presenza dei vigili del fuoco. Non si è arrivati a scardinare la serratura, certo: alla fine Barbara Guerra si è convinta ad aprire. Ma forse la minaccia è servita. Anche per la cassaforte scoperta a casa di Francesca Cipriani, la presenza contestuale di un fabbro poteva essere utile. Pare però che la giovane ex partecipante del Grande Fratello abbia fornito gentilmente le chiavi.

Ecco in esclusiva il decreto perquisizioni ruby ter (ci scusiamo per la qualità dell’immagine ma, si sa, il lavoro di ricerca documenti non è cosa per designer, né per archistar).

Motivazioni Ruby Bis

Perché Berlusconi va indagato per corruzione in atti giudiziari? E perché devono esserlo anche i suoi (ormai ex) legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo? E Karima El Marough, invece, di cosa risponderà? Se avete avuto la forza di leggervi le motivazioni della condanna in primo grado a carico di Berlusconi, ora è giunto il momento di attaccare con il sequel. Tranquilli, la produzione ha già annunciato anche il terzo episodio della saga, Ruby Ter. Ci vorrà tempo, ma il canovaccio c’è già. Intanto, eccovi le motivazioni della condanna Fede-Mora-Minetti, meglio nota come Ruby Bis, appunto.

motivazioni ruby bis