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Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

SiCobas a gip: contro di noi accuse paradossali

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Aldo Milani ha parlato del paradosso di essere accusato di associazione per delinquere, mentre Sicobas da anni contrasta le infiltrazioni della criminalità organizzata nella logistica e d è per questo esposto alle minacce, Le parole del segretario nazionale del sindacato SiCobas fanno parte delle dichiarazioni spontanee con cui i sindacalisti arrestati nei giorni scorsi hanno replicato alla procura di Piacenza nei interrogatori di garanzia davanti al  gip

Aldi Milani, Carlo Pallavicini e Mohaned Arafat si sono avvalsi della facolta’ di non rispondere ma hanno spiegato la loro posizione respingendo gli addebiti e aggiungendo che il capo di imputazione in realtà descrive solo l’attività sindacale.

Arafat ha fatto presente che la persona che lo accusa di averla minacciate era stata da lui  denunciata per calunnia, con video e testimonianze a supporto, denuncia oggetto di richiesta di archiviazione dopo una sola settimana.

L’attività contestata dicono gli arrestati non è altro che condotta sindacale, che il si Cobas ha sempre svolto nell’interesse dei lavoratori, in un settore, quello della logistica, dove le condizioni di lavoro erano, prima dell’arrivo del sindaco, inaccettabili.

Un altro degli arrestati Bruno Scagnelli ha scelto la linea del silenzio totale.

Secondo la provura  i quattro avrebbero dato vita a un’associazione a delinquere finalizzata a piu’ delitti, tra i quali violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e sabotaggio. I magistrati contestano al Si Cobas di avere “coagulato un notevole bacino di maestranze, per lo piu’ di origine straniera, nel settore della logistica a Piacenza, da conquistare atraverso le affiliazioni alla sigla sindacale di base e poi strumentalizzare allo scopo di ‘conquistare’ i magazzini e lucrare gli introiti derivanti dalle tessere e dalle conciliazioni, nonche’ consolidare il potere clientelare attorno alle figure degli indagati in grado di garantire assunzioni su base clientelare, stabilizzazioni, ma anche ricche buonuscite in caso di appalto”.
Nei prossimi giorni i difensori degli arrestati Eugenio Losco Mauro Straini depositeranno il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca delle misure cautelari di arresti domicilisri emesse dal gip Sonia Caravelli su richiesta della procura di Piacenza.

Il giudice delle indagini preliminari ha fatto una sorta di copia e incolla rispetto all’istanza della procura a livello di motivazioni del provvedimento. Il gip si è differenziato sulla misura cautelare perché i pm avevano chiesto la reclusione in carcere.

(frank cimini)

 

Categoria: Nera