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A volte ritornano. E’ il caso del fascicolo “scomparso” sulla compravendita della Sea, nato dall’arrivo a Milano da Firenze per competenza di una conversazione intercettata tra Vito Gamberale, amministratore delegato del Fondo F21 Sgr spa e Mauro Maia, senior partner dello stesso fondo in cui i due parlavano di gara d’asta su misura per l’acquisizione della società di gestione degli aeroporti di Milano.
Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il processo con l’accusa di turbativa d’asta per Gamberale, Maia e Behari Vinod Sahai, procuratore speciale della società indiana Stei Ltd. Ci sarebbe stato un accordo con l’indiano affinchè questi si astenesse dqal concorrere alla gara ad evidenza pubblica indetta dal Comnune di Milano il 16 novembre del 2011. A Vinod Sahai che accettava la proposta veniva promessa una quota tra il 5 e il 7 per cento delle azioni Sea ad un prezzo pari a quello che sarebbe stato corriposto da F21 in sede di aggiudicazione. Il che avvenne il 16 dicembre 2011 a un prezzo di un euro osuperiore a quello posto a base d’asta, cioè 385.000.01,00. Questo sta scritto nel capo di imputazione.
La trasmissione dell’intercettazione da Firenze è di fine settembre del 2011 e la carta finisce per decisione del capo della procura Edmondo Briti Liberati al pool dei reati societari coordinato dall’aggiunto Francesco Greco. Il sostituto Eugenio Fusco investito della questione avverte il capo della procura: essendo il reato da ipotizzare la turbativa d’asta la competenza è di un altro dipartimento. Dal capo arriva l’invito a, come dicono a Napoli, “tenere in mano”. Elettronicamente il fascicolo resta in carico a Fusco. Il 5 dicembre sul Sole24ore esce un articolo in cui si parla dell’intercettazione arrivata da Firernze nell’ambito di un’altra inchiesta, per una presunta corruzione dalla quale Gamberale verrà poi prosciolto. Robledo viene avvertito: riceverà il fascicolo per fare le indagini. Ma nulla accade fino a marzo 2012 quando esce sull’argomento un’altra notizia.
I giornalisti chiedono lumi a Bruti Liberati che parla di “fascicolo dimenticato”. Il caso è delicato perchè riguardsa una gara indetta dal Comune retto da pochi mesi dalla giunta Pisapia. C’è chi fa notare a Bruti: “Un fascicolo su Berlusconi non l’avete mai perso”. E il magistrato risponde: “Voi fate la critica, io faccio il procuratore”.
Il giorno dopo il fascicolo viene affidato a Robledo che su richiesta degli indagati Gamberale e Maia li sente a verbale. Vengono sentiti anche diversi testimoni. Adesso l’indagine è chiusa e dalla lettura degli atti depositati nei prossimi giorni se ne saprà di più. Stando a quanto si apprende la mera lettura dell’intercettazione Gamberale-Maia avrebbe dovuto portare a svolgere immediati accertamenti. Ma il fascicolo fu “dimenticato” o “scomparve”. (frank cimini)