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Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Saipem condannata a dare più di 1 mln a ex manager indagato per mazzette

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Il giudice del Tribunale del Lavoro di Milano Pietro Perillo ha dichiarato illegittimo il licenziamento dell’ex direttore operativo di Saipem Pietro Varone, arrestato nel luglio 2013  nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su presunte mazzette pagate da Saipem per ottenere contratti in Algeria. La società è stata condannata a versare all’ex manager circa un milione e 200.000 euro,  mentre il Tribunale ha respinto la richiesta di risarcimento danni presentata dall’azienda nei confronti dell’ex dipendente.
Varone era stato licenziato l’8 gennaio 2013 al termine di una procedura interna all’azienda. Tra le tesi portate da Saipem per giustificare il licenziamento c’era quella che i presunti comportamenti illegittimi di Varone si spiegassero solo con la sua iniziativa autonoma e individuale. Non sono ancora note le motvazioni del provvedimento che verranno depositate nei prossimi giorni, ma è possibile che il giudice abbia tenuto conto del fatto che il licenziamento disciplinare sarebbe stato recapitato a un domicilio diverso da quello indicato da Varone alla società. Saipem è stata condannata “a corrispondere a Varone 423.614,36 euro a titolo di indennità di mancato preavviso oltre a una incidenza sul TFR per 31.378,92 euro, nonché 741.326,88 euro a titolo di indennità supplementare, oltre interessi e rivalutazione su tali importi dalla cessazione del rapporto al saldo effettivo”.
Il giudice Perillo ha anche respinto la richiesta di risarcimento danni per 10 milioni di euro avanzata da Saipem nei confronti di Varone. (manuela d’alessandro)

Categoria: Economica, Nera