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Bastava andare sul sito della Consob per accorgersi che la società non era un ‘ente di interesse pubblico’ e quindi il reato contestato era una semplice contravvenzione per la quale non è possibile l’emissione di misure cautelari. Giovanni Varriale, commercialista pavese, ha trascorso due settimane ai domiciliari e si è dovuto dimettere dai suoi incarichi societari per quello che il Tribunale del Riesame di Milano ha qualificato come un errore da correggere con la revoca immediata dell’arresto. Era finito in manette il 20 aprile scorso assieme, tra gli altri, al finanziere Corrado Coen, con le accuse di associazione a delinquere e false certificazioni. In sostanza, l’accusa era quella di avere ‘presentato’ società che rotolavano sull’orlo del baratro come floride. Tra queste, la Hi Real spa, che però al mercato Aim (mercato alternativo di borsa spa regolamentato da Consob), come dimostrato dai documenti presentati dagli avvocati Pasquale Pantano e Stefano Borella, non è indicata come ”ente di interesse pubblico’.
Oltre che per questa ‘svista’, di cui è direttamente responsabile il consulente tecnico del pm professore all’Università di Torino (gip e Procura si sono fidati), Varriale è stato rimesso in libertà anche per l’assenza di indizi in relazione all’accusa di associazione a delinquere. “E’ improbabile – sintetizza il Riesame – che l’indagato si sia prefisso lo scopo di favorire Coen nell’attività di revisione dei bilanci”. (manuela d’alessandro)