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Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Nuove carte su corruzione Formigoni, ‘i viaggi a scrocco a spese di Guarischi’

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“Voglio che sia chiaro: in caso di incidente, non ero io alla guida!”. Scherza Roberto Formigoni, al timone di un gommone fuoribordo e al tempo – siamo ai primi di settembre del 2012 – alla guida soprattutto di una Regione Lombardia che lascerà a breve, dopo 18 anni di governo del Pirellone, travolto da un’ondata di inchieste giudiziarie.

Nella scena, ripresa in un video di 37 secondi, il Celeste al timone sta per dare gas e trainare sugli sci d’acqua Gianluca Guarischi, faccendiere e imprenditore, in passato consigliere regionale di Forza Italia, in libertà dopo una condanna per tangenti appena finita di scontare. Sono grandi amici, lui e Formigoni. Vanno in vacanza assieme, solo che a pagare, è quasi sempre Guarischi. Almeno stando a una serie di informative della Direzione Investigativa Antimafia depositate dai pm di Milano Gittardi e D’Alessio nel nuovo processo per corruzione a carico di Guarischi. Il quale, nonostante il processo sia già in fase di dibattimento, a oggi è ancora in carcere.

In uno stralcio ancora aperto delle indagini, Formigoni è accusato di corruzione proprio per i regali ricevuti da Guarischi per favorire, stando agli inquirenti, le società di una famiglia di imprenditori della sanità, Giuseppe Lo Presti e figli, che proprio ieri hanno patteggiato. Viaggia spesso, Formigoni, a bordo di jet privati ed elicotteri. Ma a sganciare, secondo gli investigatori della Dia, è sempre il faccendiere amico.

Il conto delle somme versate da Guarischi per i viaggi di lusso con Formigoni, arriva a 65mila euro. Destinazioni? Croazia, Sankt Moritz, Valtellina, Olbia.
E’ il caso del viaggio del 21 giugno 2009 in Croazia. Volo Linate-Spalato su un aereo privato noleggiato dalla Topjet Executive di Milano. A bordo Guarischi, Formigoni, la fidanzata Luana Cazzato e altre due persone.
Costo dell’operazione, fatturata a Guarischi, 14mila euro. La compagnia trascorre una serena settimana su uno yacht al largo di Sebenico.
Passano tre anni, è agosto 2012, e mentre Formigoni è già indagato per il caso Maugeri, trascorre un altro soggiorno in Croazia con Guarischi, la Cozzato e altri. Questa volta ciascuno sembra pagare il proprio biglietto d’aereo,
mentre non si sa chi paghi il noleggio dello yacht e l’albergo a Maslinica. I bagagli li porta gentilmente un collaboratore di Guarischi, partendo dal Pirellone su un’auto intestata all’imprenditore Lo Presti.
Il braccio destro di Formigoni, Mauro Villa, gli consegna due valigie per il Celeste, insieme a due borsoni marchiati ‘Peck’. “Sbirciando – spiega l’autista – ho riconosciuto vari generi alimentari”.
La vacanza del governatore viene però funestata dal lutto: il 31 agosto muore il cardinal Carlo Maria Martini, deve rientrare immediatamente a Milano e Guarischi gli trova un jet privato. A Linate lo aspetta il solito collaboratore dell’amico, che gli consegna una cassa di champagne Ruinart: “Non ricordo se fossero sei oppure 12 bottiglie”, dirà agli investigatori. Offre Guarischi, ça va sans dire. Con il jet privato, Formigoni farà presto a tornare alla serenità delle vacanze croate, trainando sugli sci d’acqua Guarischi, alla guida del gommone, solo due giorni dopo.
C’è poi il volo in elicottero per Sankt Moritz, esclusiva località invernale svizzera, dove la compagnia festeggia il compleanno di Luana, la fidanzata di Formigoni, insieme a Giuseppe Biesuz, ex Ad di Trenord, poi finito in altri guai giudiziari. Far girare le eliche dell’elicottero Swiss Jet, andata e ritorno, non è cosa da poco. Paga ancora l’amico Gianluca: seimila euro.
Le pale girano anche quando Formigoni, il 4 marzo 2011, prende un elicottero da Linate a Livigno, poi passa a Santa Caterina Valfurva e fa ritorno a casa, insieme ad altri 5 passeggeri.
Sull’agenda degli impegni del presidente, per quelle ore risulta l’indicazione “privato”. Costo dell’operazione? Ottomila euro. Fatturati alla Guarischi Consulting dalla Topjet. La stessa società che fattura, di nuovo a Guarischi, 7.480 euro per un’andata-ritorno Linate-Olbia in jet privato il 9 e l’11 ottobre 2009. A bordo ci sono quattro persone, tra cui Formigoni. I passeggeri sono invece sei – tra cui sempre Guarischi e Formigoni – il 2 giugno 2010, e quattro giorni dopo sul volo di ritorno. Stessa destinazione, Olbia, stesso destinatario dell’addebito, Guarischi, che questa volta sgancia 11.800 euro.
Tutti sono ospiti nella famosa villa di Cala Volpe che ha già fatto capolino nell’inchiesta Maugeri. Acquistata da Alberto Perego, amico di Formigoni, a un prezzo secondo gli inquirenti, sottostimato di qualche milione di euro.
La Sardegna dev’essere il luogo del cuore per Formigoni: ci torna con gli amici il 12 aprile e poi il 17 settembre 2012. Volare è comodo se come sempre paga Guarischi. Fanno altri 17mila euro.
Secondo gli investigatori, Gianluca Guarischi è per Formigoni il nuovo Pierangelo Daccò. Un consulente e amico intimo che offre regali e vacanze in cambio di favori a imprenditori della sanità fidati.
Amicizie sul crinale del business illecito, secondo gli inquirenti. Commentando una delle vacanze croate, il solito collaboratore di Guarischi dirà all’imprenditore Lo Presti. “Gianluca non è in vacanza, perché sta lavorando più che a Milano. L’ho visto in forma smagliante, con il nostro amico che pende dalle sue labbra…Se Luca gli dice ‘bevi’ lui beve, ‘cammina’ cammina, ‘fermati’ fermati”. (nino di rupo)