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Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

NoTav, giudici: anarchico pericoloso, no affidamento in prova

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“Al di là di un apparente adesione a regole di vita collettiva, il condannato con  regolare occupazione come cameriere di sala mostra aspetti di preoccupante affiliazione con frange politiche che manifestano la propria convinzione con modalità antigiuridiche e quindi è da ritenere sotto questo aspetto ancora socialmente pericoloso”. Con questa motivazione i giudici del tribunale di sorveglianza di Torino hanno negato l’affidamento in prova ai servizi sociali a un militante NoTav al quale restano da scontare due mesi e 13 giorni di reclusione su una pena complessiva di due anni in relazione a una manifestazione con danneggiamento e incendio al cantiere di Chiomonte nel 2013.

“L’affidamento in prova permetterebbe al condannato un’autonomia troppo ampia che lui utilizzerebbe per mantenere contatti con i sodalizi politici e di pensiero che frequenta” aggiungono i giudici optando per la detenzione domiciliare “al fine di consentire la prosecuzione dell’attività lavorativa e anche “di prevenire queste frequentazioni e assicurare sul rischio di futura recidiva”.

Insomma il tribunale di sorveglianza di Torino mette all’indice le idee politiche del condannato, opera un vero e proprio processo alle intenzioni. Stiamo parlando di uno dei quei militanti NoTav che in relazione a un compressore bruciacchiato nel corso di una manifestazione a Chiomonte aveva dovuto fronteggiare l’accusa strumentale dell’aggravante di terrorismo poi caduta in Cassazione ma sulla quale la procura generale di Torino continua a insistere. Infatti il prossimo 28 marzo la Suprema Corte dovrà pronunciarsi per la terza volta in relazione alla posizione di altri imputati in  riferimento agli stessi fatti. L’accusa era già costata lunghi mesi di detenzione in regime di alta sorveglianza a diversi militanti che avevano manifestato contro la realizzazione della linea Torino-Lione.

La decisione dei giudici di sorveglianza assumere un carattere di “vendetta” a sostegno degli organi inquirenti. Si tratta di un accanimento davvero degno di miglior causa, considerando che la procura di Torino in omaggio al teorema Caselli aveva forzato il diritto oltre misura contro i NoTav chiudendo invece un occhio e l’altro pure sugli appalti dell’alta velocità. Evidentemente gli unici onesti e trasparenti in un paese dove la corruzione è sempre più parte integrante del sistema paese (frank cimini)

Categoria: Nera