Questo post è stato letto 9544 volte.
E’ in libreria l”Agenda Rivoluzionaria 2017′ (edizioni Mimesis, 16 euro) firmata dall’avvocato Davide Steccanella che fa rivivere per ogni giorno dell’anno la fiamma di piccole e grandi ribellioni passate e recenti avvenute in tutto il mondo.
- Davide, all’inizio dell’agenda citi questa frase diMichail Bakunin: “La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà”. E’ proprio così?
- Bakunin e questa frase mi piacciono molto ma l’agenda lo smentisce! Basti pensare proprio alla rivoluzione russa di cui quest’anno ricorre il centenario. Da qualche parte c’è sempre un fermento rivoluzionario, la storia non si ferma e non si smette mai di lottare. Ho scoperto che sono successe nel mondo tante di quelle cose che è stato complicato sceglierne una al giorno…
- Quali fonti hai utilizzato per trovare ogni giorno una data significativa?
- E’ stato un lavoro faticoso, durato più di un anno. La storia per me è una passione che ho ereditato dal papà. Ho consultato tonnellate di libri, giornali e documenti dell’epoca, l’archivo ‘Cipriani’ e altri e un interessante sito web che si chiama ‘Anarcopedia’, una specie di wikipedia anarchico.
- Perché in Italia, nonostante ci sia una progressiva compressione dei diritti, soprattutto sul lavoro, non si fa una rivoluzione?
- In Italia e nell’occidente manca l’idea di conquistare qualcosa collettivamente, nella storia le conquiste si sono fatte sempre lottando insieme. C’entra il fatto che la nostra società è fondata sull’individualismo ma anche che si è fatta un’opera di rimozione della ribellione. E’ importante che i giovani conoscano il passato. C’è un atteggiamento molto conformista, gli unici a protestare sono i grillini ma non hanno ideologie. Ho paura che non è che non ci sono più solo le ideologie ma nemmeno le idee.
- C’è ancora qualcuno che defineresti rivoluzionario nel nostro paese?
- I ragazzi del movimento No Tav per esempio. Il loro è un dissenso giudicato fastidioso perché oggi viene tollerato solo quello ‘interno’ al potere, il resto è criminalizzato.
- E’ vero che si nasce rivoluzionari e si muore pompieri?
- No! Tanti non hanno fatto questo percorso, ma di loro non si parla, si parla degli altri.
- Chiudiamo con una domanda personale. Cè una data che ha rivoluzionato la tua vita?
- Si, il 9 aprile 1986 quando mi sono fidanzato con un uomo e ho capito che la mia vita poteva essere bella lo stesso.
(manuela d’alessandro)