giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

I blogger e quella strana domanda per entrare nella posta di Clooney

Questo post è stato letto 9823 volte.

“Worst habit”. Qual’ è la peggiore abitudine di George Clooney?  Se lo chiedono Gianluca Neri e Guia Soncini in uno scambio di sms finito agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano (blog star).

Rispondere significherebbe sguazzare nella posta elettronica del divo. Difficile essere a conoscenza dei lati oscuri di George, però. Allora i due blogger, indagati assieme a Selvaggia Lucarelli per aver violato l’intimità dei vip, la buttano sul ridere. E infilano battute perfide: la sua abitudine peggiore “sarà la Canalis?. O, forse, una sua particolare abitudine sessuale? (vi risparmiamo l’espressione greve).

Più semplice azzeccare il nome dell’animale domestico di Elisabetta Canalis. “Quello che separa noi da tutto il mondo – scrive Macchianera a Soncini in uno delle centinaia di messaggi intercettati – è sapere come si chiama il coniglio della Canalis”. E infatti poi lo indovinano, riuscendo a intrufolarsi nella posta della show girl. Quando la presunta spiata si accorge che qualcuno vuole vendersi le foto della sua 32esima festa di compleanno, George, da sempre attento guardiano della privacy, si arrabbia molto minacciando denunce a tutti i partecipanti alla festa nella villa sul lago di Como. Dall’affare, secondo la ricostruzione dell’accusa, resterebbe comunque fuori Guia Soncini alla quale, come svelato da alcuni sms, era stata nascosta la trattativa, poi sfumata, per vendere le foto al settimanale ‘Chi’. E del resto agli atti non c’è un solo sms tra lei e Selvaggia. Scorrendo le carte dell’inchiesta, pare che Guia si metta nei guai solo per curiosità personale. E forse non si rende neppure conto di rischiare di commettere un reato (che andrà comunque provato in aula) se è vero che quando la chiamano in Procura, con un’ingenuità (o una sicurezza d’innocenza?) quasi stupefacente, porta di sua spontanea volontà il pc alla polizia informatica. Lì dentro ci sono decine di mail che testimonierebbero il suo coinvolgimento nell’inchiesta, ma nessuna delle foto relative alla festa sul lago di Como. Quelle sono state trovate invece nel pc di Macchianera. Nulla di sconvolgente, nessuna immagine peccaminosa. Ma è la prima volta che il mondo scorgerebbe gli interni di Villa Oleandra: impresa titanica ma meno ardua che indovinare la peggiore abitudine del padrone di casa. (manuela d’alessandro)