Questo post è stato letto 4899 volte.
Scioperano per ottenere per i lavoratori condizioni migliori rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro e finiscono agli arresti domiciliari per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. È la “sorte” che tocca al coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani e tre dirigenti del sindacato a Piacenza, Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli. Siamo nel settore della logistica dove si penalizza in ogni senso un ciclo di lotte tra il 2014 e il 2021 che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che si sono ribellati al caporalato e a condizioni di brutale sfruttamento.
Il problema è prettamente politico, se si pensa che pochi giorni fa il governo ha modificato l’articolo 1677 del codice civile eliminando la responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative delle ditte fornitrici. Il problema è quello annoso delle aziende che vincono gli appalti e poi subappaltano. In questo modo diminuiscono ulteriormente i diritti e le garanzie di chi lavora.
I lavoratori di Piacenza già usciti dai magazzini sono in agitazione. È partito uno sciopero generale e sabato ci sarà una manifestazione nazionale.
Le lotte contro lo sfruttamento vengono considerate estorsioni ai datori di lavoro. Il settore della logistica è quello che si è dimostrato più in fermento negli ultimi anni. Esiste una finalità politica all’escalation repressiva per impedire che i settori più combattivi della classe operaia possano conquistare consenso attorno a una più ampia maggioranza della popolazione. Il tutto mentre con la guerra in corso aumentano il costo della vita, inflazione e povertà.
Gli operai della logistica sono tra i pochi se non gli unici a rompere una pace sociale che dura da anni. In un paese in cui quasi 700 morti per incidenti sul lavoro dall’inizio dell’anno non bastano a mobilitare i lavoratori a sensibilizzarli mentre i sindacati ufficiali se la cavano con comunicati di poche righe o con qualche ora di sciopero.
SI Cobas e Usb reagiscono agli arresti parlando di “teorema antisindacale” che sarà smontato. Ma quello che deve preoccupare è il tentativo continuo di trasformare lo scontro sociale in problema di ordine pubblico e in processi penali. Quello che succede anche in relazione alle lotte contro il treno dell’alta velocità in val di Susa.
Picchetti, scioperi, occupazioni di magazzini, assemblee vengono equiparati a fatti criminosi. Come se non vi fossero lo sfruttamento della manodopera per lo più straniera e ricattabile, l’utilizzo senza freno di appalti e subappalti, cooperative infiltrate dalla criminalità organizzata, diritti sindacali inesistenti e sistematicamente violati. La logistica è uno degli snodi centrali dell’economia di nuova generazione, la circolazione delle merci è un momento determinante della categoria del valore. Li la contraddizione si esprime a livello più alto.
(frank cimini)
Categoria: Nera