Categoria: Nera
Cospito, botta e risposta tra corte d’assise e questore
Nel giorno in cui escono le motivazioni con cui la corte d’assise di appello di Torino rivolgendosi alla Corte Costituzionale sostiene che l’ergastolo a Alfredo Cospito per un’azione che non ha fatto morti e feriti non si può dare il Questore di Torino in conferenza stampa dice di non escludere il passaggio degli anarchici in clandestinita’.
“È una realtà e un segmento che guardiamo con attenzione perché non escludiamo il passaggio dalla soluzione pubblica della manifestazione alla soluzione clandestina da parte di singoli soggetti”. Così il questore Vincenzo Ciarambino, nella conferenza stampa di inizio anno, interpellato sulle manifestazione anarchiche in solidarietà ad Alfredo Cospito, che si sono svolte anche a Torino, dove è in corso il processo d’Appello per gli attentati a Fossano. “C’è attenzione più che allarme – spiega il questore – perché la componente anarchica qua a Torino ha fatto registrare azioni imprevedibili, scarsamente prevedibili o di difficile prevedibilità. Come ad esempio l’attento alla scuola allievi carabinieri di Fossano di cui si è reso responsabile Cospito o gli attentati alla Crocetta con la classica tecnica del doppio scoppio per attirare e per poi far male. Anche nel recente passato sono stati inviati pacchi bomba da Genova mandate a figure istituzionali dell’amministrazione penitenziaria”. “Continua la nostra attenzione – aggiunge Ciarambino – gli anarchici adesso stanno manifestando in strada e stanno cercando di pubblicizzare quella che loro ritengono essere la sofferenza di Cospito, che è attualmente sottoposto al 41 bis” “Sono frange che non escludiamo possano passare dall’attività di manifestazione in strada all’attività clandestina con alcuni elementi cani sciolti che possano portare a termine attentati contro istituzioni che ritengono responsabili di questa vicenda. Facciamo attenzione a questi eventi e cerchiamo di intercettare ogni segnale e pericolo possibile”,
La corte d’assise di appello invece trasmettendo gli atti del processo di Torino per i pacchi esplosivi di Fossano sostiene la tesi della lieve entità dei danni spiegando che il trattamento sanzionatorio sollecitato dal procurate generale il massimo della pena sarebbe incostituzionale. Insomma il questore mette le mani avanti cercando di influenzare sia la Consulla che dovrà decidere sulla concessione delle attenuanti evitando l’ergastolo sia la Cassazione chiamata a esaminare il ricorso dell’avvocato Flavio Rossi Albertini contro l’applicazione del carcere duro previsto dall’articolo 41 bis del regolamento penitenziario. Le parole del questore ipotizzando il passaggio in clandestinita’ degli anarchici che manifestano solidarietà a Cospito hanno un signicato chiaramevte intimidatorio che non viene colto ovviamente dai giornali e dai politici di tutti i partiti (frank cimini)
Vietata manifestazione per Cospito storia di democratura
La Questura di Milano dice no alla manifestazione di solidarietà per Alfredo Cospito attaccandosi al mancato preavviso da parte dei movimenti anarchici che in un’assemblea avevano deciso di scendere in piazza. Da un punto di vista meramente formale il divieto ci sta ma si tratta di una pessima scelta politica dal momento che si rischia (eufemismo) di aumentare la tensione intorno al caso dell’anarvhico in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso.
Giuseppe Petronzi il questore ha vietato la manifestazione annunciata per domani alle
18 in piazza Duomo in solidarieta’ ad Alfredo Cospito,
l’anarchico in carcere a Sassari in regime di 41 bis.
La decisione della manifestazione era stata presa durante una
assemblea di anarchici e antagonisti e l’invito a partecipare
era arrivato da realta’ come il Galipettes occupato, i cui
militanti erano saliti su una gru del cantiere del teatro alla
Scala per srotolare striscioni contro il carcere duro lo scorso
novembre.
“La Questura di Milano – spiegano da via Fatebenefratelli -
ha notificato il divieto di manifestare nei modi e tempi
annunciati ieri in rete dall’area anarchica che, senza
presentare preavviso alcuno al Questore, ha indetto una
manifestazione per domani 29 dicembre alle ore 18 in piazza
Duomo”. Contro la manifestazione si era espresso anche Riccardo
De Corato, parlamentare di Fratelli d’Italia che aveva chiesto al Comune di intervenire per lo sgombero dell’occupazione.
Insomma c’è il comportamento di istituzioni ottuse che decidono per un divieto senza senso. Intanto Cospito sempre più determinato a digiunare domani riceverà per un’altra visita il medico di fiducia Angelica Melia nel carcere di Sassari Bancali. Nel paese dell’emergenza infinita il divieto di manifestare è un classico e dietro la scelta del Questore c’è solo veramente la politica insieme ai mezzi dì informazione, un quadro unito e compatto tipico delle democrature (frank cimini)
“Cospito non si è dissociato” per i giudici il 41bis è ok
Steccanella, stop su Facebook per commento su 41bis
Per essermi limitato (come molti altri) a pubblicare qualche giorno fa il testo di una dichiarazione depositata da un imputato al 41 bis nel corso di un’udienza pubblica di un processo che lo riguardava, FB mi ha bloccato le attività di condivisioni e permangono limiti al mio account. Poichè, a torto o a ragione (opto più per la prima…) non sono un sovversivo clandestino che attenta alla democrazia, ma solo uno sfigato 60enne incensurato che lavora, paga le tasse, ha adempiuto al servizio di leva e persino regolarizzato in Comune la propria unione civile, ritengo inaccettabile che in un Paese che si autoproclama civile possa accadermi questo, e non è la prima volta (visto che qualche annetto fa mi sono anche sentito definire “il grande vecchio del terrorismo internazionale” dalla Digos, sic!!!). Ma in realtà la cosa mi stupisce fino a un certo punto, perchè contrariamente a quello che pensano le tante anime belle che sento quotidianamente sproloquiare sui paesi altrui, in Italia non viviamo affatto in una democrazia, al punto che la censura del 41 bis te la applicano anche senza sbatterti in galera.
Avvocato Davide Steccanella