giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

La battuta choc di Berlusconi su Balotelli che non avete mai ascoltato

Ecco la frase choc di Silvio Berlusconi che finora nessuno vi ha fatto ascoltare con le vostre orecchie. Quella battuta razzista e francamente inattesa, riferita a Mario Balotelli, di cui vi abbiamo parlato quasi due anni fa, quando il video che troverete qui sotto fu depositato agli atti dell’inchiesta Ruby ter. Da allora il catenaccio anti-giornalista messo in atto dalle parti che avevano accesso a questo documento è stato micidiale. Ora qualcosa si è spezzato.

Riteniamo sia doveroso darne conto, considerato il ruolo pubblico che Berlusconi ancora ha, in un momento in cui il tema del razzismo è di lampante attualità. A Mario Balotelli la massima solidarietà per quello che forse non avrebbe voluto sentire e che invece fa ancora tristemente parte dell’armamentario para-umoristico italiano. La scenetta si conclude con Berlusconi che dice a Marysthelle Polanco “tu sei abbronzata, lui invece è proprio negro negro”. Parole che ci fa un certo effetto anche solo trascrivere. Il video lo trovate qui sotto.

Eccolo: berlusconi-balotelli-giustiziami

Il concetto di dignità quando si parla di sesso

Esiste un concetto oggettivo di dignità quando si parla sesso? Per i giudici della Corte d’Appello di Milano sì e nelle motivazioni alla sentenza del processo Ruby bis lo applicano al mestiere delle prostitute di lusso. “L’attività delle escort, ancorché scelta deliberatamente e liberamente – scrivono – risulta porsi in contrasto con la tutela della dignità della persona umana che è il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice che punisce la condotta di agevolazione della prostituzione”.

Molti dubbi in più li aveva manifestati tempo fa la Corte d’Appello di Bari impegnata nel processo a Silvio Berlusconi e al suo presunto ‘cacciatore’ di escort, Giampaolo Tarantini, decidendo di mandare alla Consulta gli atti per valutare la legittimità del reato di favoreggiamento della prostituzione. L’ipotesi dei magistrati pugliesi era che la legge Merlin potesse essere “lesiva del diritto alla libera sessualità autodeterminata” e contraria al “principio di laicità dello Stato, di tassatività e determinatezza e con il principio della tutela della libera iniziativa economica privata”. Su questa scia, le difese di Nicole Minetti ed Emilio Fede hanno provato a spendere la carta dell’illegittmità costituzionale trovando però il ‘muro’ dei giudici milanesi, secondo i quali la questione è ‘manifestamente infondata’ e non vale la pena di far scomodare i giudici della Consulta. Il legale dell’ex igienista dentale, Pasquale Pantano, aveva azzardato nel suo intervento in aula un accostamento tra Marco Cappato e Nicole Minetti che aveva suscitato un certo scandalo: come il leader radicale ha aiutato Dj Fabo all’esercizio di un proprio diritto, cioé la libertà di scegliere come morire, così l’ex igienista dentale ha dato un aiuto alle ospiti ad Arcore nell’esercizio della prostituzione, che rientra nella libertà di autodeterminazione. Ora, dopo le condanne ribadite in appello seppur con lievi riduzioni (Fede a 4 anni e sette mesi e Minetti a 2 anni e dieci mesi), le difese rinnoveranno alla Cassazione il tema del diritto o meno a prostituirsi. Prima potrebbe arrivare la decisione della Consulta sul processo di Bari.

(manuela d’alessandro)

Il testo delle motivazioni al processo Ruby bis

 

 

 

La storica carta che riabilita Silvio Berlusconi

Ecco la carta ‘storica’ (qui integrale)  che riabilita Silvio Berlusconi dopo anni di agonie giudiziarie e l’esilio dal Parlamento. Non è ancora definitiva perché la Procura Generale sta meditando se impugnarla. Ha tempo  15 giorni, a partire da venerdì scorso, per opporsi alla decisione dei giudici della Sorveglianza e, in particolare, all’argomento garantista per cui gli altri pesi sul groppone dell’ex Cavaliere (tornerà ad esserlo, ora?), a cominciare dal Ruby tre,  ”non escludono di per sé la sussistenza della regolarità della condotta”. Sul punto, i giudici spiegano di aver seguito la Cassazione, secondo la quale “la mera pendenza di un procedimento penale per fatti successivi a quelli per cui è intervenuta la condanna” non è di ”ostacolo” all’accoglimento della riabilitazione, perché  vale la ”presunzione di non colpevolezza”. Ma qualche sostituto procuratore generale fa notare che si poteva anche dare una valutazione diversa delle inchieste ancora pendenti sull’ex premier. La parola finale spetterà al procuratore generale Roberto Alfonso che oggi ha fatto sapere di non avere ancora preso alcuna decisione. Intanto emerge qualche curioso retroscena sull’udienza in camera di consiglio non indicata negli ‘statini’ , come avviene di solito, appesi alle porte. Tutto si è svolto in gran segreto in un venerdì pomeriggio in cui la riabilitazione di Berlusconi è finita nel calderone di una videoconferenza per discutere la posizione di alcuni detenuti in 41 bis. A proposito: tra le grane ancora attuali, i giudici hanno omesso di citare l’indagine fiorentina in cui, stando a notizie di stampa, il fondatore di Forza Italia è indagato per le stragi di mafia del 1992 e 1993. (manuela d’alessandro)

 

David Mills “patteggia” sul risarcimento a Palazzo Chigi

L’avvocato inglese David Mills ha raggiunto a Londra un accordo con la presidenza del consiglio dei ministri sul risarcimento fissato in 250 mila euro dalla Cassazione quando aveva dichiarato la prescrizione del reato di corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Mills in un primo momento aveva detto di non riconoscere le statuizioni civili. La causa per il riconoscimento della validità della sentenza italiana a Londra era andata avanti per anni. Alla fine l’accordo, una sorta di patteggiamento sulla somma da versare a Palazzo Chigi.

Mills in primo grado e in appello era stato condannato a 4 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di aver incassato “almeno 600 mila dollari” da Silvio Berlusconi testimoniando il falso nei processi a carico del fondatore di Fininvest. La Cassazione modificando la data della consumazione del reato dal febbraio del 2000 al novembre del 1999 faceva scattare la prescrizione, confermando però il risarcimento sul quale iniziava un lunghissimo contenzioso finito circa un anno fa ma del quale si è saputo solo adesso. Si ignora comunque la somma esatta su cui Mills ha trovato l’accordo con i legali inglesi nominati da palazzo Chigi (frank cimini)

linerzia-di-palazzo-chigi-che-non-chiede-a-mills-di-saldare-il-conto-di-250mila-euro

Ritratto di famiglia in sentenza: crociere, domestici e lussi di Veronica Lario

“Lunghe crociere ai Caraibi per almeno 4/5 settimane all’anno”, “estetiste, parrucchieri e personal trainer a domicilio”, la “frequentazione, per almeno 5 settimane all’anno, di Villa Certosa a Porto Rotondo”. Il provvedimento con cui i giudici della Corte d’appello di Milano Maria Cristina  Canziani (presidente), Pietro Caccialanza e Maria Grazia Domanico(consiglieri) tolgono l’assegno mensile di 1,4 mln a Veronica Lario restituisce anche un brillante ‘ritratto di famiglia’ e degli agi in cui ha vissuto l’allora first Lady. Sono gli stessi legali della signora Lario a rivelare in un lungo elenco i lussi di cui godeva la Lario quando spiegano  il tenore di vita che desidererebbe mantenere. Durante il matrimonio, “hanno sempre prestato servizio domestico presso Villa Belvedere di Macherio almeno una dozzina di persone”, “i costi relativi alla gestione, al personale, alla vigilanza e alla sicurezza sono sempre stati sostenuti in parte dal dott. Berlusconi personalmente e in parte attraverso societa’ a lui riconducibili”; “è  stata svolta attivita’ di manutenzione e conservazione della Villa Belvedere, del parco, compreso  impianto irriguo, statue, vasche, fontane, della piscina coperta, della palestra e dei macchinari in essa contenuti, degli automezzi, anche di quelli elettrici usati per lo spostamento nella proprietà”; Veronica ”ha sempre praticato attivita’ sportiva anche nella palestra pertinenziale a Villa Belvedere, attivita’ sportiva seguita da personal trainer e istruttori”. E ancora si legge nel provvedimento che “durante il matrimonio gli addetti alla sicurezza di Villa Belvedere di Macherio e della signora erano circa 25, operanti su turni che comportavano la presenza fissa 365 giorni all’anno, sia diurna che notturna” e che “anche più volte alla settimana e ogni volta che ne aveva necessità, in prossimità dei viaggi la signora riceveva attraverso la propria segretaria, che a sua volta ne aveva fatto richiesta al marito a mezzo del suo contabile, somme di denaro contanti per le spese minute”. Veronica “era solita utilizzare aerei ed elicotteri della società del marito per i propri spostamenti internazionali, oltre a voli di linea nella classi massime” e “più volte all’anno ha svolto viaggi, anche intercontinentali” e negli ultimi 4 anni, si è recata alle Galapagos, in Polinesia, nelle Fiji, in Nuova Zelanda, in Cambogia, Laos e Thailandia, in Brasile, Siria, a Parigi, a Praga e a New York, a Londra, in montagna, a Venezia e a Roma”. Gli “oneri relativi a tutti i viaggi”, viene precisato, “erano sostenuti direttamente dal marito o attraverso veicoli societari a lui riconducibili”. I suoi legali danno conto pure che la loro assistita “”ha sempre acquistato abiti realizzati da noti stilisti e si è dedicata alla cura del proprio corpo, sia dal punto di vista estetico che sportivo”.   (manuela d’alessandro)