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Angelino, perché le notizie le dai per metà? Li avete arrestati da mesi, la Procura sta per chiedere il giudizio immediato e non ci dici l’età, la nazionalità, i nomi o – che dico – almeno le iniziali! E poi spacci l’operazione come roba fresca, convocando una conferenza sul luogo del delitto e facendo per giunta incavolare gli investigatori?
Adesso ci tocca rispiegarla. A gennaio il ministro dell’Interno Alfano convoca frotte di cronisti di nera in via della Spiga. Vuole rivendicare un grande successo investigativo, l’arresto di quattro stranieri che a maggio hanno messo a segno un colpo clamoroso proprio lì, alla gioielleria Franck Muller. In pochi minuti riesce a far incavolare polizia, carabinieri e procura, che avrebbero preferito più cautela nel fornire informazioni dopo mesi di riserbo assoluto. I neristi non è che impazziscano per la storia perché, nonostante Angelino, non riescono a scovare uno straccio di nome, o l’età degli arrestati. Insomma un mezzo spot per il vicepremier, ma anche un mezzo un flop istituzionale.
Due settimane dopo i pm di Milano chiedono il giudizio immediato per tre arrestati e dalle carte depositate si scopre il resto della storia. Sono romeni, si chiamano Cosmin Marcu, 19 anni, detenuto a Firenze, Alin Nechitoaia, 19 anni, recluso a San Vittore, e Ioan Vadana, 23 anni, anche lui in cella a Milano.
Il 31 maggio, alla Franck Muller arrivano insieme a Gheorghe L., George M., Vasile C. e Flaviu T. (il capo, dà ordini a tutti). Con loro c’è anche O.T., 17 anni. Per i primi quattro, i pm Celle e Pavone presto chiederanno il rinvio a giudizio per via ordinaria, mentre dell’ultimo si sta occupando ovviamente la Procura dei Minori.
I ragazzi della banda fanno un macello. Spaccano le vetrine a colpi di mazza, menano due dipendenti (per uno dei due la prognosi è di ben 69 giorni), arraffano “48 oggetti di valore tra orologi e gioielli per 642.140 euro”, poi si dileguano anche grazie al “diversivo di una bottiglia molotov di costruzione artigianale gettata sul selciato stradale davanti al negozio”. I reati sono una sfilza.
Stando alle date degli atti, Alfano la notizia se l’è venduta tardino. E chissà perché proprio quel giorno: forse era libero dalle trattative di governo (non questo, quello prima, a guida Letta). Il 4 ottobre Marcu si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Il mandato d’arresto europeo per Flaviu T. porta la data del 18 ottobre. Quello di Vasile C. quella del 4 ottobre. Nechitoaia è in carcere da mesi, tanto che il 23 settembre, a Regina Coeli, non risponde al giudice. Il 16 ottobre in Romania vengono sequestrati alcuni orologi. Il prossimo 5 maggio, per i tre arrestati, inizierà il processo davanti alla Nona sezione penale. Un consiglio spassionato ad Angelino Alfano: per le prossime volte, se proprio vuoi fare un casino, almeno raccontala tutta.
La polizia tiene il riserbo per un mese. Alfano spiattella tutto in gioielleria