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Va tutto bene, aveva garantito in un comunicato il Ministro Andrea Orlando, il processo digitale funziona che è una meraviglia. Rassicurazioni arrivate all’indomani di una mail ai giudici in cui il Presidente del Tribunale Roberto Bichi ammetteva i gravi “malfunzionamenti” derivati da un “importante” aggiornamento del sistema e la possibilità di “atti dispersi” causati da “errori fatali”.
Invece veniamo a sapere che da venerdì a ieri c’è stata una nuova paralisi del sistema determinata da un imprevisto ‘riaggiornamento’ dell’aggiornamento che ha bloccato i registri della cancelleria, la consolle del magistrato e il deposito telematico degli atti da parte dei giudici.
A smentire subito Orlando (“l’attività è tornata a livelli di normalità col pieno recupero della funzionalità dopo l’aggiornamento”) era stato il giudice Enrico Consolandi che in una mail ai colleghi lamentava “migliaia di errori fatali”. E altri magistrati hanno fatto notare di avere autorizzato in questi giorni il deposito cartaceo di atti mandati dagli avvocati alla consolle e mai arrivati.
Ci spiega un giudice: “La consolle era talmente perfetta che hanno dovuto rilasciare un aggiornamento totale. Dopo il nuovo stop, persistono anomalie nella scrittura. Tutto il peso dei problemi del Pct si sta riversando sui tecnici che sono pochi e non ce la fanno”. (manuela d’alessandro)
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