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La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulle disavventure di Rcs che hanno portato qualche giorno fa anche alla vendita dello storico immobile di via Solferino, ‘casa’ del Corriere della Sera. Il procuratore aggiunto Francesco Greco e il pm Adriano Scudieri indagano per appropriazione indebita su uno dei ‘capitoli’ più drammatici della crisi che ha colpito il colosso dell’editoria italiana, quello relativo a Rcs Sport. Ci sono già alcuni nomi iscritti nel registro degli indagati sui quali però al momento viene mantenuto stretto riserbo. Secondo l’ipotesi dell’accusa, qualche manager si sarebbe arricchito attraverso le sciagurate transazioni tra Rcs Sport e alcune associazioni sportive ad essa collegate, una delle cause principali dell’indebitamento del Gruppo. Si calcola un ammanco da dieci milioni di euro anche se l’audit interno sta ancora facendo i calcoli dopo che sono stati azzerati i vertici della società controllata. Stamattina, tre componenti del cdr sono stati ricevuti per un colloquio informale di oltre un’ora nell’ufficio del procuratore Greco durante il quale i giornalisti hanno espresso la loro preoccupazione per quanto sta accadendo in via Solferino. Il procuratore gli avrebbe garantito massimo impegno nel fare chiarezza sulle vicende che hanno mortificato negli ultimi mesi anche il più importante quotidiano italiano. Era stata la stessa Rcs nei mesi scorsi a presentare un esposto in Procura che si era aggiunto a quello dell’Ordine dei Giornalisti di Roma su altro capitolo della vicenda, quello sull’acquisto da parte di Rcs della società editoriale spagnola Recoletos. Un altro ‘bagno di sangue’ per la società che potrebbe avere arricchito qualcuno anche se per ora l’ipotesi di appropriazione indebita riguarda solo Rcs Sport. (manuela d’alessandro)