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Le irregolarità nella compravendita dei diritti tv di non passavano dagli organi societari. Sembra questa la logica della sentenza Mediatrade, una coda del processo principale che aveva portato alla condanna definitiva del fondatore del gruppo Silvio Berlusconi per frode fiscale. Nel caso Mediatrade invece il presidente e il vicepresidente di Mediaset, Fedele Confalonieri e Piersilvio Berlusconi, sono stati assolti dall’accusa di frode fiscale perché il fatto non costituisce reato per le annualità 2006, 2007, 2008. Per il 2005 è stata dichirata la prescrizione che prevale in caso di insufficienza o contraddittorietà della prova.
Berlusconi padre per Mediatrade era stato prosciolto dal gip Maria Vicidomini. Ora arriva l’assoluzione anche per gli attuali vertici della società. Resta la condanna dell’ex Cav per Mediaset a 4 anni, di cui 3 indultati e un anno da scontare in affidamento in prova. Le assoluzioni di oggi non rimettono minimamente in discussione il verdetto a carico di Berlusconi, che ha più volte detto di voler chiedere la revisione del processo. I suoi legali avevano preannunciato l’iniziativa a cui però non hanno dato seguito. La strada resta in salita perché per rifare il processo a Berlusconi c’è bisogno di produrre elementi nuovi mai valutati in passato. dai giudici. (frank cimini)