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Secondo il Csm, Alfredo Robledo avrebbe messo “a rischio la segretezza delle indagini” inviandogli atti relativi a Expo nel batti e ribatti di colpi con Edmondo Bruti Liberati. Ora, evocando quel vecchio animatore di salotti notturni televisivi, il Csm si faccia una domanda e si dia una risposta: chi avrebbe potuto violare la segretezza delle indagini, se non il Csm stesso? Nessuno, visto che in teoria quegli atti erano nella sola disponibilità dei magistrati dell’organo di autogoverno. Quindi, il Csm si da’ da solo del (potenziale) colabrodo? (m. d’a.)
Categoria: Camera di Coniglio