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Nella guerra interna alla procura di Milano dove i procuratori aggiunti si contendono le inchieste spunta la storia di una barca che il pm Claudio Gittardi aveva sequestrato ritenendola profitto del reato di corruzione nella disponibilità dell’ex consigliere regionale Gianluca Guarischi, con il gip Fabio Antezza che dice di no e non convalida il sequestro.
L’inchiesta è uno stralcio del processo in corso a carico di Guarischi che, secondo l’accusa, avrebbe fatto da intermediario tra gli imprenditori Lo Presti padre e figlio e pubblici ufficiali da identificare nell’ambito di appalti della sanità. Tra gli indagati figurano tra gli altri l’ex governatore Roberto Formigoni, l’ex assessore alla sanità Bresciani e l’ex direttore generale Lucchina.
Questa è una delle indagini che sarebbero state sottratte al dipartimento dei reati contro la pubblica amministrazione di cui è responsabile il procuratore aggiunto Alfredo Robledo per essere assegnata alla direzione distrettuale antimafia di Ilda Boccassini. Il magistrato che in data 22 luglio 2013 dispone a carico dell’indagato Guarischi il sequestro dell’imbarcazione è il pm Claudio Gittardi. Il primo agosto successivo però il gip Antezza non convalida il sequestro dell’imbarcazione modello Chapparall 270 “Nicole One” del valore di circa 50/60 mila euro.
Per il pm la barca sarebbe parte del vantaggio patrimoniale conseguito da Guarischi “per effetto dell’accordo corruttivo con Giuseppe Lo Presti e come tale sottoponibile a confisca obbligatoria”. Il gip non è dello stesso avviso. Le motivazioni del giudice non sono state messe a disposizione delle parti. Lo stralcio è ancora in fase di indagine preliminare. I boatos e le indiscrezioni riferiscono dell’interrogatorio secretato di uno degli indagati che avrebbe fatto importanti ammissioni sui reali destinatari delle presunte tangenti.
Anche dell’inchiesta stralcio nata dal caso Guarischi si dovrà occupare il Csm, destinatario con la procura generale e il consiglio giudiziario, dell’esposto in cui l’aggiunto Alfredo Robledo lamenta violazioni e irregolarità da parte del procuratore capo Edmondo Bruti Liberati nell’assegnazione dei fascicoli. Sia Robledo sia Bruti potrebbero essere convocati dal Csm per essere sentiti. Il condizionale è d’obbligo considerando che l’organo di autogoverno della magistratura è in scadenza a giugno e che tira aria di campagna elettorale con le primarie in corso (frank cimini)