giustiziami

Cronache e non solo dal Tribunale di Milano

Corriere della Sera condannato diffamò giovane anarchico

Questo post è stato letto 3909 volte.

Il “Corriere della Sera” è stato condannato per aver diffamato l’anarchico Marco Re Cecconi in occasione del suo arresto in Francia. Il giornalista Andrera Galli dovrà pagare una multa di 1.800 euro, il direttore Luciano Fontana per omesso controllo di 2.000 euro. Entrambi, in solido,  dovranno risarcire la parte offesa con 20.000 euro.

”Gli avvenimenti ricostruiti dal giornalista non corrispondono a quanto realmente accaduto e vengono illustrati con modalità espositive prive di obiettività – scrive il giudice nel motivare la sentenza -. Re Cecconi viene definito quale devastatore del Primo Maggio, pregiudicato soggetto noto alle Forze dell’Ordine per un passato di furti, occupazioni, ed è probabile che dall’Italia l’abbiano foraggiato con i soldi, che contava sulla storica ospitalità concessa dalla Francia a fuggiaschi italiani di ogni sorta di crimine, balordi che ancora oggi dopo anche aver ucciso vivono la‘ in pace è serenità “.

”Si denota dalle espressioni terminologiche usate dal giornalista l’uso di un tono sproporzionalmente sdegnato, il riferimento a insinuazioni nonché a sollecitazioni emotive, espedienti che compromettono la leale chiarezza a cui l’informazione deve essere improntata – continua il giudice -; emerge che la persona offesa ha partecipato alla manifestazione del Primo Maggio 2015 contro l’Expo. Al momento della pubblicazione dell’articolo la persona offesa non poteva essere definita né devastatrice n tantomeno pregiudicata e nota per i reati indicati dal giornalista in quanto Re Cecconi è stato giudicato con sentenza del gip di Milano solo nel 2021 e tra l’altro risultando poi assolto dai reati di devastazione e incendio “.

Quanto ai riferimenti all’ ospitalità ricevuta dalla Francia e al fatto che sia stato foraggiato con i soldi sono solo “insinuazioni”, è la posizione del giudice. La richiesta di rettifica dell’articolo fu ignorata dal “Corriere”, anche se la pubblicazione non fa venir meno la diffamazione. Il giudice scrive di non ritenere possibile la concessione delle circostanze attenuanti generiche. La Procur di Milano aveva chiesto l’archiviazione.

(frank cimini)

Categoria: Nera