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E’ mancata a 64 anni Giulia Perrotti, procuratore capo del pool reati contro la pubblica amministrazione ed economici. Tra le sue inchieste più importanti, quella sulla scalata ad Antonveneta. Riceviamo un ricordo dell’avvocato Davide Steccanella.
“Ho appena appreso con immenso dolore che è mancata Giulia Perrotti, procuratore aggiunto al Tribunale di Milano dove era tornata dopo essere stata per alcuni anni procuratore capo a Verbania. Non era una mia amica, come pure dopo tanti anni accade anche che succeda a un avvocato che si trova da più di 30 anni ad avere quotidianamente a che fare con la controparte. Però la conoscevo da tantissimo e soprattutto da quando, da sostituto pubblico ministero, si occupava di reati economici , materia di cui è sempre stata tra i massimi esperti dell’ufficio anche quando detti reati non erano ancora divenuti ‘di moda’ come sarebbe accaduto molti anni dopo, non c’erano i famosi pool ed era difficile trovare magistrati davvero preparati in questa materia. Ma oggi voglio ricordare la persona splendida che era, perché raramente in futuro mi sarebbe capitato di incontrare , soprattutto nelle stanze dei pm, sempre più connotati da malcelata diffidenza nei confronti degli avvocati, un interlocutore così prezioso e soprattutto gentile. Sì, gentile, termine apparentemente così banale, eppure così raro nel nostro mondo così spesso arido e che nasconde con vezzi scioccamente formali pericolosi vuoti di sostanza. Giulia Perrotti aveva un modo tutto suo di fare il pm perché sapeva trasmettere una grande tranquillità non solo agli avvocati ma anche agli imputati e lavorare con lei era sempre una sfida stimolante e leale”.