La Questura di Milano dice no alla manifestazione di solidarietà per Alfredo Cospito attaccandosi al mancato preavviso da parte dei movimenti anarchici che in un’assemblea avevano deciso di scendere in piazza. Da un punto di vista meramente formale il divieto ci sta ma si tratta di una pessima scelta politica dal momento che si rischia (eufemismo) di aumentare la tensione intorno al caso dell’anarvhico in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso.
Giuseppe Petronzi il questore ha vietato la manifestazione annunciata per domani alle
18 in piazza Duomo in solidarieta’ ad Alfredo Cospito,
l’anarchico in carcere a Sassari in regime di 41 bis.
La decisione della manifestazione era stata presa durante una
assemblea di anarchici e antagonisti e l’invito a partecipare
era arrivato da realta’ come il Galipettes occupato, i cui
militanti erano saliti su una gru del cantiere del teatro alla
Scala per srotolare striscioni contro il carcere duro lo scorso
novembre.
“La Questura di Milano – spiegano da via Fatebenefratelli -
ha notificato il divieto di manifestare nei modi e tempi
annunciati ieri in rete dall’area anarchica che, senza
presentare preavviso alcuno al Questore, ha indetto una
manifestazione per domani 29 dicembre alle ore 18 in piazza
Duomo”. Contro la manifestazione si era espresso anche Riccardo
De Corato, parlamentare di Fratelli d’Italia che aveva chiesto al Comune di intervenire per lo sgombero dell’occupazione.
Insomma c’è il comportamento di istituzioni ottuse che decidono per un divieto senza senso. Intanto Cospito sempre più determinato a digiunare domani riceverà per un’altra visita il medico di fiducia Angelica Melia nel carcere di Sassari Bancali. Nel paese dell’emergenza infinita il divieto di manifestare è un classico e dietro la scelta del Questore c’è solo veramente la politica insieme ai mezzi dì informazione, un quadro unito e compatto tipico delle democrature (frank cimini)