A volte ritornano. E’ il caso del fascicolo “scomparso” sulla compravendita della Sea, nato dall’arrivo a Milano da Firenze per competenza di una conversazione intercettata tra Vito Gamberale, amministratore delegato del Fondo F21 Sgr spa e Mauro Maia, senior partner dello stesso fondo in cui i due parlavano di gara d’asta su misura per l’acquisizione della società di gestione degli aeroporti di Milano.
Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il processo con l’accusa di turbativa d’asta per Gamberale, Maia e Behari Vinod Sahai, procuratore speciale della società indiana Stei Ltd. Ci sarebbe stato un accordo con l’indiano affinchè questi si astenesse dqal concorrere alla gara ad evidenza pubblica indetta dal Comnune di Milano il 16 novembre del 2011. A Vinod Sahai che accettava la proposta veniva promessa una quota tra il 5 e il 7 per cento delle azioni Sea ad un prezzo pari a quello che sarebbe stato corriposto da F21 in sede di aggiudicazione. Il che avvenne il 16 dicembre 2011 a un prezzo di un euro osuperiore a quello posto a base d’asta, cioè 385.000.01,00. Questo sta scritto nel capo di imputazione. Continua a leggere